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Riconoscere l’autismo: i genitori possono fare la differenza!

L’autismo è una patologia del neuro-sviluppo che può portare a gravi compromissioni nella crescita del bambino. Una diagnosi precoce e la tempestiva attivazione di un intervento educativo di stampo comportamentale (ABA) sono i due passi fondamentali per favorire un esito positivo del disturbo. Non sempre tuttavia i pediatri sono pronti a riconoscere i segnali precoci, e spesso i tempi per accedere ai servizi diagnostici sono molto lunghi. In questi casi sono i genitori a fare la differenza!

Come diagnosticare l’autismo

Per fare una diagnosi di autismo non esistono test medici (analisi genetiche, risonanza magnetica, tac o indicatori metabolici). Questi test tuttavia vi dovrebbero comunque essere prescritti per poter escludere patologie di altro genere.

Per fare una diagnosi di autismo lo Psicologo o il Neuropsichiatra infantile deve valutare la presenza o l’assenza di alcuni indicatori comportamentali, in altre parole, valuta la presenza o l’assenza di alcuni comportamenti. Spesso per fare questo tipo di valutazione lo specialista si avvale di test strutturati come l’ADOS.

 

Primi segnali: 9 indicatori precoci

Ecco un elenco di alcuni indicatori precoci la cui presenza deve subito orientarci verso uno specialista:

  1. Mancanza di sorriso
    Il bambino a 6 mesi dovrebbe essere capace di rispondere ai sorrisi della mamma.
  2. Scarsa imitazione
    Il bambino all’età di 9 mesi dovrebbe essere capace di imitare frequentemente suoni, movimenti, espressioni, e sorrisi. Al contrario una scarsa capacità potrebbe essere un segnale precoce di autismo.
  3. Mancanza di lallazione e prime parole
    A 12 mesi il bambino tipicamente è tutto un parlare in quella lingua che gli inglesi chiamano ‘baby talk’. Il bambino sperimenta le prime combinazioni di suoni provando e riprovando. L’assenza o una frequenza molto bassa di questo comportamento deve subito metterci in allarme.
  4. Mancanza di risposta al nome
    Tra i 6 e i 12 mesi il bambino dovrebbe imparare a girarsi quando chiamato per nome. Spesso alcuni genitori di figli con autismo prima di ricevere la diagnosi erano preoccupati che il loro bambino potesse essere sordo.
  5. Scarso contatto oculare
    I bambini solitamente mostrano molto interesse per il volto umano e cercano la mamma e il papà negli occhi quando sono in relazione, giocano o quando succede qualcosa di emozionante. Una costante mancanza di contatto oculare è uno dei primi indicatori di autismo.
  6. Non ricerca l’attenzione dell’adulto
    I bambini spesso cercano attivamente l’attenzione dell’adulto, emettendo rumori o facendo gesti, come ad esempio indicando un gioco o un oggetto interessante. La difficoltà a ricercare l’attenzione dei familiari, può essere un indicatore precoce di una difficoltà relazionale tipica dello spettro autistico.
  7. Scarsa gestualità
    Verso i 9-10 mesi il bambino impara una varietà di gesti che lo aiutano a comunicare con la sua mamma o il suo papà prima ancora di saper parlare: ad esempio indicare, salutare con la manina, o allungare le braccia per essere preso in braccio.
  8. Presenza di comportamenti ripetitivi
    Il bambino con autismo spesso si intrattiene con movimenti ripetitivi delle mani, delle gambe o del busto, o muove ritmicamente degli oggetti davanti al volto.
  9. Ritardo nello sviluppo motorio
    Può verificarsi un ritardo nell’acquisizione di alcune importanti tappe motorie (ad es. rotolarsi, gattonare, e alzarsi in piedi).

Cosa posso fare?

La prima indicazione è di rivolgervi al vostro pediatra non esitando ad esporgli i vostri dubbi.
Se ritenete che il vostro medico non abbia preso seriamente in considerazione le vostre preoccupazioni chiedete un secondo parere! Voi genitori siete i primi esperti di vostro figlio, e se percepite che qualcosa non sta procedendo nel verso giusto non fermatevi fino a quando non troverete una risposta chiara alle vostre domande. Arrivare ad una diagnosi precoce è fondamentale per poter intervenire il prima possibile, e garantire il miglior esito possibile per vostro figlio.

Scegliete quindi un professionista che sappia ascoltare e prendere in considerazione le vostre preoccupazioni e che vi proponga una valutazione diretta di vostro figlio.

Per un colloquio informativo scrivi o chiama.

About The Author

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Sono una Psicologa iscritta alla sezione A dell’Albo degli Psicologi del Veneto (n°9567).

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